Candeliere
Il candelabro era già noto presso gli etruschi e gli antichi romani. A Roma si diffusero due tipi di candelabri: uno bronzeo costituito da un fusto sagomato e quattro piedi a zampa di animale per un uso prettamente casalingo; l'altro, più grande, in marmo o in bronzo ricco di decorazioni, installato nei luoghi di culto e negli edifici pubblici.
Intorno all'VIII secolo si imposero nei luoghi di culto cristiani e non furono rari quelli prodotti con oro e argento. Durante il periodo romanico l'oggetto subì alcune varianti, come quella dei candelabri a foggia di colonna e poggianti su basi decorate. Nel periodo Gotico fiorì la produzione religiosa inglese, francese e germanica che solamente nel tardo barocco tese ad esaurirsi.
Nel Novecento si è diffusa sia la ricerca dei pezzi di antiquariato riguardanti candelabri di vari paesi europei, sia la tendenza a imitare alcuni modelli del passato, tra i quali si annoverano le appliques ("candelabri") francesi dei tempi di Luigi XVI, in bronzo dorato, e quelli veneziani in vetro con cristallo tagliato a goccia.